Intervista alla travel blogger Sabrina Barbante di In My Suitcase

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Intervista alla travel blogger Sabrina Barbante di In My Suitcase

Un grande saluto a tutti gli amici di Around the World ! Ben ritrovati con le nostre interviste dedicate ai travel blogger italiani nel mondo. Oggi abbiamo avuto la fortuna di realizzare un’intervista alla travel blogger Sabrina Barbante di In My Suitcase, una travel blogger di professione, che nel corso del tempo è riuscita a costruirsi una carriera nel settore dei viaggi grazie alle sue qualità di scrittrice e viaggiatrice.

Sabrina ci svelerà alcuni segreti relativi a questa professione oltre che il suo rapporto con i viaggi e con gli strumenti necessari per la promozione dei contenuti di In My Suitcase.

Buona lettura ?

Ciao raccontaci di te e presentati ai nostri lettori..

Sono Sabrina Barbante, fondatrice di In My Suitcase. Viaggio e scrivo da sempre, non riesco ad immaginare la mia vita senza l’una o l’altra cosa e non riesco a vedere le due attività, viaggiare e scrivere, come qualcosa di separato.

Poi sono impegnata nel sociale e nelle attività di cittadinanza attiva, dai collettivi femministi all’abbattimento delle barriere architettoniche.

 

Di cosa tratta il tuo blog e/o profilo Instagram? Da quanto tempo è nato?

In My Suitcase è un travel blog-magazine che, partendo dai viaggi che restano sempre il tema centrale, negli anni ha iniziato a parlare anche della vita da freelance e in particolare dei lavori digitali da remoto, come il blogger.

Un tempo ero autrice unica, adesso ho dei contributor sia per la parte in inglese che per quella in Italiano. Allargare la mia “casa” è stato bellissimo e ogni volta che ci penso non mi sembra vero!

 

Parlaci di viaggi: il viaggio più bello che hai mai fatto? Quello che ti ha deluso di più?

Ad oggi non ci sono destinazioni che mi hanno delusa; certo, ce ne sono molte che si sono dimostrate diverse da come le immaginavo (e anche da come magazine e blog in genere le raccontano).

È il caso di New York, che nonostante i suoi (tantissimi) lati oscuri che non mi aspettavo di trovare ha con me un legame speciale.

Per lo stesso motivo ma all’inverso, cioè un vuoto di aspettative colmate in positivo, consiglio sempre a tutti destinazioni dell’Europa dell’Est, da Sofia a Belgrado e soprattutto Sarajevo.

viaggio in Italia

 

Quale viaggio ti piacerebbe fare nel prossimo futuro?

Da diversi anni ho il Vietnam come obiettivo.

 

3 qualità che un travel blogger deve possedere nello svolgimento del suo lavoro?

Grazie per la domanda, mi permetti di liberarmi da alcuni sassolini. Molti ormai credono che i travel blogger siano persone che viaggiano molto perché riescono a farsi pagare e sponsorizzare i viaggi tanto che alcuni “influencer” definiscono sfigate le blogger che si pagano i viaggi di tasca loro.

Mettiamo le cose in chiaro: un travel blogger è prima di tutto una persona che ama viaggiare e pur di viaggiare se ne inventa di tutti i colori: dal rinunciare al posto fisso per una vita più flessibile al rinunciare a qualche borsa costosa o scarpe pur di pagarsi un viaggio in più. E poi, il TB è una persona che il viaggio ama raccontarlo.

Fino a 10 anni fa (quando è nato il mio blog) lo si faceva solo con la scrittura e qualche piccola foto. Oggi con scrittura e molte foto e anche attraverso i social.
Viaggiare (con ogni mezzo e ad ogni costo) e raccontare i propri viaggi sono le due conditio sine qua non di ogni vero travel blogger.

Poi ci sono quelle che hanno un occhio più fotografico e sono bravissime sul piano tecnico, quelle che guardano e raccontano aspetti geopolitici dei luoghi, c’è chi cerca la natura e chi (come me) ama le città, c’è chi ama socializzare negli ostelli e chi vuole gli hotel più intimi.

Ma in questa diramazione di milioni di bellissime caratteristiche singolari, alla base c’è il sempre il viaggio e la voglia/capacità di raccontarlo.

 

L’attività di travel blogger è per te un lavoro vero e proprio?

Da due anni è anche il mio lavoro full time. Ovviamente non ci sono inciampata per caso in questo lavoro: quando ho capito che poteva diventare una professione ho iniziato a lavorare e studiare in questa direzione e con il tempo ci sono riuscita.

 

Che rapporto hai con i social network? Sono importanti per il tuo lavoro? Quali usi maggiormente?

I social, per me che ho iniziato a scrivere sul blog quando non esistevano, sono croce e delizia. È difficile ricordarmi giornalmente che il mio core business è il blog quando vedo che tantissimi colleghi investono tutto su Instagram.

Io credo che investire troppe energie sui social sia sbagliato, perché i social sono eccessivamente variabili negli algoritmi e una profilo social non è mai davvero nostro. È una stanza in affitto nel palazzo di un altro padrone, mentre il blog è casa mia, con le mie regole.

Cerco sempre di ricordare che i social sono funzionali al blog, per portare traffico e per farmi conoscere da chi sul blog ancora non ci è passato.

10 anni fa esisteva il mio blog, piccolo piccolo, e un Facebook in crescita (quando gli analisti, sbagliando, dicevano che l’epoca del blog era finita). Poi Facebook ha perso appeal e ci siamo spostati su Instagram (intanto il mio blog è ancora lì, e cresce).

Adesso Instagram è in netto calo e si affermano nuove piattaforme come TikTok. In tutto questo, il blog è ancora lì, e cresce.

Al momento, comunque, il social che uso di più è Instagram (mi trovate come sabrina_barbante e sul mio profilo do anche indicazioni su come far crescere il proprio blog 😉 ) e incremento il mio traffico sul blog grazie a Pinterest.

 

Conclusioni

Desideriamo concludere questa intervista, ringraziando Sabrina per la disponibilità e gentilezza. Sperando che questa intervista sia piaciuta a voi quanto al nostro team, vi invitiamo a seguire i prossimi viaggi di Sabrina in giro per il mondo e non a non perdere i nuovi post del suo blog.

Alla prossima!

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